
Il ruolo del preposto è diventato centrale nella gestione della sicurezza sul lavoro. Tuttavia, non sempre è chiaro chi sia, quando vada nominato e quali responsabilità comporti.
Ecco una panoramica pratica e aggiornata per aiutare datori di lavoro, dirigenti e lavoratori a comprendere meglio obblighi e responsabilità previsti dalla normativa vigente.
1. Chi è il preposto?
2. Quali sono gli obblighi del preposto?
3. Quando è obbligatorio nominare il preposto?
4. Quanti preposti deve avere un’azienda?
5. È obbligatorio anche per le attività in appalto e subappalto?
6. Il preposto deve presenziare nel luogo di lavoro?
7. È possibile rifiutare l’incarico di preposto?
8. Quali sono gli obblighi formativi?
1. Chi è il preposto?
L’art. 2 del D.Lgs. 81/08 lo definisce come “la persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa”. Tipicamente, si tratta di persone che ricoprono ruoli quali capo squadra, capo reparto, capo cantiere, ecc.2. Quali sono gli obblighi del preposto?
L’articolo 19 del D.Lgs. 81/08 prevede i seguenti obblighi per lo svolgimento del ruolo del preposto:- Sovrintendere e vigilare sulla osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di legge, nonché delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuale messi a loro disposizione e, in caso di rilevazione di comportamenti non conformi alle disposizioni e istruzioni impartite dal datore di lavoro e dirigenti ai fini della protezione collettiva e individuale, intervenire per modificare il comportamento non conforme fornendo le necessarie indicazioni di sicurezza. In caso di mancata attuazione delle disposizioni impartite o di persistenza della inosservanza, interrompere l’attività del lavoratore e informare i superiori diretti.
- Verificare affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico.
- Richiedere l’osservanza delle misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato e inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa.
- Informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione.
- Astenersi, salvo eccezioni debitamente motivate, dal richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave ed immediato.
- Segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al dirigente sia le deficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale, sia ogni altra condizione di pericolo che si verifichi durante il lavoro, delle quali venga a conoscenza sulla base della formazione ricevuta.
- In caso di rilevazione di deficienze dei mezzi e delle attrezzature di lavoro e di ogni condizione di pericolo rilevate durante la vigilanza, se necessario, interrompere temporaneamente l’attività e, comunque, segnalare tempestivamente al datore di lavoro e al dirigente le non conformità rilevate.
- Frequentare appositi corsi di formazione secondo quanto previsto dall’articolo 37.
3. Quando è obbligatorio nominare il preposto?
Quando non è presente il Datore di Lavoro o non è in grado di svolgere direttamente l’attività di controllo e supervisione. L’individuazione deve avvenire tramite nomina formale e scritta. La figura del preposto può coincidere con quella del Datore di Lavoro solo nel caso in cui:- la realtà aziendale è modesta e quindi sovraintende direttamente le attività;
- l’impresa è composta da un solo lavoratore, che non può essere preposto di sé stesso; quindi, le funzioni di preposto saranno svolte necessariamente dal Datore di lavoro.